Con grande sorpresa i Lucero però sono tornati in questo 2023 con un disco che riaccende la passione per il rock e per le cosiddette "road song". E va detto che la classe è rimasta intatta. L'apripista, nonchè primo singolo, "One last F.U.", laddove F.U. sta per "Fuck You", la dice lunga sulle intenzioni della band: chitarre distorte e ritmo serrato, con addirittura una batteria con annesso campanaccio che fanno tanto sporco. L'intento è chiaro, tornare alle radici, proponendo un suono diretto e tagliente, quasi riprendendo la lezione dei Replacements, qui veramente citatissimi.
Non manca però la solita classe, sciorinata soprattutto nelle ballad, cui i Lucero sono maestri. Si pensi ad esempio a "She leads me", storia d'amore on the road che scorre meravigliosamente tra una chitarra in sottofondo ed un pianoforte molto R.E.M.
I R.E.M. sembrano tornare anche nella successiva "At the show", più che altro per sonorità non distanti da New Adventures in Hi-Fi, e anche se la voce roca e grezza di Nichols è distante anni luce dal buon Stipe, c'è in queste canzoni una melodia insistente ed irresistibile, che si fa perfetta nel saliscendi agrodolce di "Nothing's alright", addirittura struggente nel mid-tempo del ritornello. Di gran lunga, il numero migliore del lotto, nonchè una delle canzoni migliori di questo 2023.
Plauso enorme ai suoni scelti e ad una registrazione diretta che però non lesina raffinatezze, come nella nenia acustica con pianoforte "Raining for weeks", in cui i 3 minuti scorrono fluidi come il Mississippi che attraversa placido la loro Memphis. Non mancano echi sudisti alla Jason Isbell, come nella bella "Buy a little time", contraddistinta da un botta e risposta tra chitarra solista e ritmica.
Gran disco, ottimo ritorno per una band che si era un po' troppo cullata tra ballate acustiche e languide certezze. Bentornati Lucero.
Highlights: Raining for weeks, Nothing's alright, Buy a little time, Should've learned by now
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