Il blues è vivo e vegeto. E 5 nuove leve lo dimostrano

Quando negli anni Settanta si assistette al boom del rock e del hard rock, sto parlando di Led Zeppelin, Who, Faces etc..., un'intera generazione aveva messo in soffitta i dischi dei vari BB King e Muddy Waters, convinti che quella fosse la musica dei nonni. Il mercato musicale e le relative mode ci hanno insegnato che non esiste niente di definitivo, ed infatti già a partire dagli anni Ottanta con l'avvento del prodigioso Stevie Ray Vaughan e poi con il successo del film "The Blues Brothers", la musica nata nel Delta del Mississippi ha vissuto una seconda giovinezza, che in realtà non è mai passata, se è vero che il blues come genere musicale ha avuto lo stesso trattamento del jazz, con una nicchia importante di mercato ed ascoltatori. 

Vorrei sottoporre alla vostra attenzione alcune nuove leve che a breve potrebbero spiccare il volo, oppure lo hanno già fatto ma in Italia sono ancora poco conosciute. 

Christone "Kingfish" Ingram Il ragazzo di Clarksdale, Mississippi (e già di suo la provenienza basterebbe) ha già all'attivo due dischi di buon successo. Dalle nostre parti è passato nell'edizione 2022 di Umbria Jazz ed ha lasciato il segno. Il suo suono è classicamente inserito nella tradizione del Delta, ma è indubbio che si sentano fortissimi echi di Hendrix ed anche di Prince. 

Jared James Nichols Non sono molti i chitarristi blues che, negli anni, hanno proposto una versione di blues muscolosa e quasi vicina all'hard rock, tra questi ricordiamo il compianto Gary Moore. Jared James Nichols è certamente un suo erede, d'altronde proprio come il grande Gary, Nichols, proveniente dal Wisconsin, imbraccia esclusivamente chitarre Gibson. Il suo è un blues potente, con suoni grossi, ben definiti ed aggressivi. 

Shemekia Copeland Per gli addetti ai lavori, il nome di Shemekia Copeland non rappresenta di certo una novità. Il suo America's Child del 2018 ha fatto incetta di premi Oltreoceano e la stessa strada è prevedibile per l'ultima fatica, Done come to far. Oltre ad una voce spettacolare, Shemekia può contare su un canzoniere di tutto rispetto, oltre a ricercare collaborazioni di prim'ordine: Sonny Landreth, Will Kimbrough, Emmylou Harris e la può proseguire ancora per molto. 

Marcus King Qui su bluespaper Marcus King è già considerato un classico, solo che in Italia solo adesso fa capolinea in qualche radio (Virgin su tutte). Eppure il buon Marcus, dotato chitarrista (nonchè ugola d'oro) ha già all'attivo 2 dischi solisti  ed altrettanti con la sua Marcus King Band. King è il tipico artistico cui la parola blues è solo un mezzo per spaziare in totale libertà dal soul al rock. Imperdibile.

Samantha Fish La ragazza di St. Louis di gavetta ne ha fatta molta, sia dal vivo iniziando da giovanissima ad esibirsi sui palchi, sia in sala da registrazione. Ad oggi infatti la Fish è arrivata al nono album in 12 anni, quasi un record. In Italia ci siamo accorti di lei grazie ad un paio di esibizioni della scorsa estate, che sono piaciute talmente tanto da farle prevedere una nuova data per il 2 Aprile a Milano. Rock blues viscerale, la Fish è quasi una one man-band. 

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