Libri / Brit Bennett - La metà scomparsa

La questione razziale negli Stati Uniti è una ferita aperta che difficilmente si rimarginerà, almeno nel breve e medio periodo. La metà scomparsa è un romanzo la cui storia è intrisa della lotta continua dei neri per vedere riconosciuti i loro diritti, ma parte - come insegnano i bravi scrittori - da un ribaltamento quasi ironico della situazione.

Nella provincia sperduta della Louisiana, nella cittadina (frutto dell'immaginazione dell'autrice) di Mallard, la popolazione pur essendo di colore non vuole essere accostata a quelli dalla "pelle nera". Un vezzo dell'arretratezza della provincia, oppure solo il razzismo che si allarga a maglia d'olio, tanto da far negare anche l'evidenza. Il peso di tanta meschinità è insopportabile per le sorelle Vignes, che giovanissime hanno l'ardore di abbandonare la casa natale e fuggire nella famosa New Orleans, in cerca di una vita diversa. Ma quando, anni dopo, una delle due farà ritorno all'ovile con una figlia "più nera del nero", la storia assumerà tutta un'altra piega...

Dopo aver pubblicato nel 2016 il romanzo Le madri, la talentuosa Brit Bennett riprende il tema dei diritti alle persone di colore  attraverso un romanzo crudo, in cui la narrazione è evidentemente ribaltata e vista dagli occhi di una persona di colore. La grande intuizione della Bennett - nera anche lei - è di porre i riflettori sul razzismo che cova anche tra i neri stessi, quasi a voler significare che nella vita "c'è sempre qualcuno più bianco di te". I cittadini di Mallard, invece che prendere posizione per un mondo che viaggia a due velocità (siamo negli anni 60), preferisce credere di essere bianca, quasi terrorizzati dall'idea che "i negri" possano rovinare la loro caratteristica: essere sì di colore, ma più bianchi degli altri. E mentre una sorella decide di lottare contro questa ignoranza imperante, l'altra risulta scomparsa, intenta a far credere più a se stessa che agli altri di essere bianca. 

Seppur il tema non sia innovativo - anche se dannatamente d'attualità - La metà scomparsa sembra il contrappasso de Il buio oltre la siepe, con occhi diversi: lì era la piccola "Scout" a descrivere il mondo, una bambina bianca cresciuta in una famiglia progressista; qui invece sono due sorelle di colore che raccontano il mondo in un'altra ottica, sdoganando l'idea che il razzismo può esistere in qualsiasi declinazione. 

Il romanzo scorre bene, la prosa è asciutta nonostante le quasi 400 pagine. La Bennett farà strada. 





Commenti