Volevamo essere gli U2 (capitolo sesto)

 (continua...)

Nella preparazione a quel concerto accadde qualcosa che mi ha profondamente condizionato negli anni e nel mio rapporto con la musica. Va fatta una piccola premessa: in quell'estate - oltre ai già citati Pearl Jam - mi travolse la passione per Achtung Baby degli U2, un disco epocale, di fatto pubblicato nel 1991 ma io stavo fagocitando velocemente anni ed anni di musica precedente, e quando venni in possesso della mia copia di quello straordinario album ne rimasi estasiato. 

I Blue Light così, spinti dalla mia folgorazione, avevano iniziato a mettere in scaletta "One", come ogni cover band degli anni 90. Era una delle canzoni che facevano parte del repertorio di quel concerto tanto atteso e temuto, insieme alla già citata "Con il nastro rosa", ad un paio di brani di Zucchero ("Diavolo in me" ed "Overdose d'amore"), a "Black" dei Pearl Jam, "Wish you were here" dei Pink Floyd, "Smell like teen spirit" dei Nirvana (serve scriverlo?) ed anche la cover di una canzone di un gruppo agro-demenziale di amici, al secolo i Motozappa, la goliardica "Arizzete Marì"...sò ragazzi, si direbbe oggi! Naturalmente, nascosta tra le cover, c'era anche "In fronte a te", pronta per fare il suo debutto live. 

Si diceva di un evento importante legato alla preparazione di quel concerto. Dopo che avevamo accettato l'ingaggio, C divenne molto più presente nella mia vita, cosa che naturalmente mi stava facendo vivere su una nuvola tutta speciale. Avvenne così che una sera, poco prima di tornare a casa, mentre parlavamo amabilmente su di una panchina nei giardini pubblici, mi disse che sarebbe stata felice di ascoltare il repertorio del concerto per la sua festa. Era estate piena, nessuno di noi aveva impegni di alcun tipo...e la mattina dopo avremmo fatto le prove, quindi - sempre più allocato su una nuvola in mezzo al cielo - risposi con entusiasmo. 

La mattina successiva ci trovammo ad un incrocio poco distante dalla casetta, io, lei e sua sorella. Quella mattina - lo ricordo come se fosse oggi - avevo ascoltato dall'inizio alla fine Achtung Baby e mi ero soffermato su "Ultra Violet (Light my way)", con quel suo ritornello indimenticabile: 

"Baby, baby, baby, light my way"

Procedevamo in tre su una strada in salita, il sole cocente di luglio di metà mattinata a rendere la strada non asfaltata di un colore così bianco da rendere insopportabile la vista prolungata. I ragazzi erano in attesa davanti alla porta, entrammo ed in pochi minuti eravamo già pronti per suonare. Di fuori, quella distesa di fango e terra che ci aveva fatto da cornice per tutto l'inverno era diventata una distesa di grano giallo. Suonammo tutte la scaletta prevista per il concerto. Suonammo bene, benissimo. Cantai e suonai con un impeto sconosciuto. Avevo accanto a me il primo vero amore della mia vita. Non era corrisposto, ma non era questa la cosa più importante. 

Chiusi gli occhi nel suonare "In fronte a te". Lei sapeva, tutti sapevano, ma c'era un'omertà bellissima. Mentre il rock creava connessioni tra noi, dietro al batterista potevo scorgere il cielo di un blu terso unirsi al giallo del grano. Credo sia questa la fotografia più dirompente ed indimenticabile della mia gioventù. Avrei voluto cristallizzare quel momento, perchè era tutto lì dentro e perchè credo che quella sia l'essenza del rock: amplificare i rapporti tra le persone, alzando in volume e cantando quello che a bassa voce non puoi dire. 

Finimmo in un lampo. La strada del ritorno fu meno emotivamente violenta di quella dell'andata, quasi serena. Iniziava ad esserci - ma credevo fosse solo il mio desiderio - un rapporto diverso tra noi. Due giorni dopo eravamo su un palco sopra una piscina all'aperto. Molti invitati. Facemmo un figurone, tanto che la sorella (che invece ci aveva snobbato alla grande durante quella mattinata di prove) pronunciò un "Invece sono bravi" che C mi raccontò con grande enfasi. La serata si concluse con una mega jam session con amici musicisti presenti. Una grande serata. 

Il giorno dopo, io e lei eravamo sulla solita panchina e finalmente avvenne.

(continua....)
 

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