In radio. Pretty Noose

Nel Febbraio del 2010 avevo qualche band alle spalle, e forse anche un po' di stanchezza musicale.
Sei anni prima avevo fondato i Kandinskji (per chi volesse maggiori informazioni a questo indirizzo potete ascoltare alcuni brani del nostro EP http://www.myspace.com/kandinskji ). E' stata una bella storia, durata molto tempo, ma anche snaturante.
In fin dei conti noi musicisti abbiamo un'indole, che non riesce a stare compressa per molto tempo. Abbiamo la nostra musica nella testa e nel lettore di iTunes, la barattiamo per qualche tempo per progetti nei quali vediamo la possibilità di esibirci dal vivo, ma poi arriva una certa nostalgia.
 
In quel Febbraio mi trovavo ad essere il chitarrista di una band, Yellow Ledbetter, tributo ai Pearl Jam. Mancava comunque qualcosa. Una tribute band toglie la tua originalità, la tua eterogeneità. Non si è solo bianco o solo nero. Oggi ascolto senza difficoltà (anzi, con passione) John Lee Hooker ed i Red Hot Chili Peppers, e non accetto che vengano ricompresi nei confini di questa parola ridondante e senza senso che è diventata il...rock....
In quel Febbraio, dunque, volevo creare la band che avevo in testa dai miei 19 anni. Ne erano passati 13 di anni, in teoria ero preparato a sviluppare una idea.
 
Ebbene, quella idea era in realtà la più semplice di tutte. Grunge. Una parola, un genere. C'ero cresciuto con quella musica. Sì Nirvana, ok. Ma anche Soundgarden, Alice in Chains, Smashing Pumpkins, Screaming Trees. Farei molto prima a dire Seattle forse, se non esistessero anche realtà bellissime fuori dall'Emerald City, tipo gli Stone Temple Pilots, o gli Afghan Whigs, per esempio.
Mi ero posto un limite. Una chitarra, un basso, una batteria ed un cantante. Io, Antonio, Roberto e Saverio. Alchimia immediata, cover riuscite. E le cover erano (e sono ancora oggi) le colonne del genere. Bullet with butterfly wings oppure Black Hole Sun.
 
Il passo a scrivere brani inediti è sempre breve. Ma la garanzia che la cosa funzioni, molto più complicata. Invece i pezzi che noi, i Pretty Noose, abbiamo iniziato a comporre sanno di noi. C'è una sintesi interessante tra le melodie degli Stone Temple Pilots e qualche riff alla Audioslave. Riff e melodia. Non abbiamo inventato niente, d'altronde.
 
Come tutte le strade che percorriamo sbadatamente quasi condotti dall'inerzia, era inevitabile che spuntasse fuori una radio. Ma soprattutto, una radio che ci desse la possibilità di suonare dal vivo e parlare di noi.
Questa radio. Si chiama Radio Gold e ci fa giocare in casa, nella nostra Fabriano.
 
Domani, venerdì 30 novembre dalle ore 21:00 alle ore 23:00 proviamo ad essere i Pretty Noose. E sembra solo un altro segnale stradale che passa nella nostra indifferenza mentre guidiamo.
 
Link:
 
Radio Gold http://www.radiogold.tv/
Pretty Noose https://www.facebook.com/alessandro.raggi1#!/prettynoosegrungeband?fref=ts

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