Kelly Joe Phelps, il lamento del blues acustico moderno

Kelly Joe Phelps è la voce del blues americano moderno.
Nato a pochi chilometri da Tacoma nello Stato di Washington nel 1959, è l'erede indiscusso della tradizione one man band del blues americano. La sua biografia racconta che, figlio di musicisti, abbia iniziato da giovanissimo a suonare la chitarra acustica, innamorandosi del country e del bluegrass. Poi l'ascolto di Robert Johnson, e da li la sua vita cambia repentinamente. Viene inghiottito dal blues, dalle sue cantilene altalenanti e dalle umide giornate nel Mississippi.
Un uomo e la sua chitarra acustica, questa è carriera musicale di Phelps. La perfezione del suo slide e il lamento della sua voce roca. Nella scia di Blind Lemon Jefferson e di Mississippi John Hurt. Sentire i dischi i Phelps è come essere catapultati alla foce del grande fiume, mentre canta di storie di disagio e di povertà

La sua tecnica chitarrista è strabiliante, così come l'utilizzo del bottleneck e del banjo. Il suo è un crossover moderno, dove il country fa capolino su linee immortali di blues. Probabilmente, il talento più cristallino di una intera specie di chitarristi acustici. Di sicuro il più emozionante.

Nei suoi nove album trovano spazio ragtime traditional ed echi del bluegrass. Un talento irreplicablile.

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