Il lamento di Portnoy

Roth Philip da Newark è il prossimo Premio Nobel per la letteratura. O meglio, è auspicabile per la credibilità del riconoscimento che lo sia. Da circa 45 anni lo scrittore del New Jersey pubblica libri perfetti, in cui l'ironia dissacrante dei suoi personaggi si mescola con la lucida visione dei cambiamenti della società.

Il talento di Roth si è rivelato al mondo con il Lamento di Portnoy , un libro assolutamente spiazzante e fuori da qualsiasi regola. Per l'anno in cui fu dato alle stampe, il 1967, possiamo parlare di un'opera provocatoria, di certo molto avanti rispetto alla società degli anni sessanta.
Di certo per un redneck dell'Illinois leggere il fiume in piena di confessioni del Dott. Alex Portnoy, dirigente delle Risorse Umane della Polizia di New York, deve essere sembrato incomprensibile. Cos'è l'analisi? E cos'è questa denuncia di una infanzia normale tanto da diventare insopportabile?

Perchè il Lamento di Portnoy sono 235 pagine di una seduta-fiume di analisi del Dott. Portnoy che, nato da una famiglia perbene di Jersey City poi trasferitasi a Newark, racconta la sua adolescenza fatta di masturbazioni, ipocondrie, incomprensioni con i genitori. Lui, figlio di un padre ebreo costretto a vendere porta a porta le assicurazioni nei sobborghi di Newark e di una madre casalinga ossessionata dalla pulizia e dalle buona maniere, sfoga le sua frustrazioni senza alcuna sosta nel lettino dell'analista.
Il risultato è una avvincente serie di gag, battute, riflessioni a voce alta, racconti agrodolci tra il serio ed il faceto, della middle-class americana degli anni '60, dove la preoccupazione non è sbarcare il lunario, ma riuscire a sembrare più normali possibile.

E quando Portnoy racconta della sua ultima fiamma, soprannominata Scimmia, una ninfomane sgrammaticata raccolta per strada che ha rischiato di portare sull'altare, l'ansia del protagonista raggiunge l'apice, lui così in bilico tra il perbenismo dettato dalla televisione e la trasgressione covata in fondo alla sua anima.

Ciò che rende il Lamento di Portnoy un classico moderno è la grande attualità del racconto, unita ad una prosa scorrevole che costringe al lettore a girare le pagine con una velocità compulsiva, quasi che su quel lettino ci fossimo noi e le nostre angosce. Portnoy, che potrebbe essere un vincente secondo le convenzioni sociali, è in realtà un represso impaurito di qualsiasi cambiamento nella propria vita, un laico permeato sin da piccolo della netta suddivisione tra giusto e sbagliato.
In fondo, il lamento di Alex Portnoy è la nostra coscienza che si ribella e, una volta aperta, vomita le sue paure ed i suoi pensieri, troppo spesso celati sino ad essere dimenticati.

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